Felici Consapevoli Grati

Puntare ad una felicità permanente

I singoli piaceri possono senza dubbio rendere la giornata più positiva, ma si tratta di esperienze effimere che non eliminano lo stress in maniera definitiva. L’obiettivo resta quello di imparare a vivere felici sempre e comunque, accettando anche i momenti negativi, ma relegandoli ad eventi temporanei che non possano in alcun modo intaccare la nostra serenità. Non sempre le esperienze che portano piacere portano automaticamente alla felicità.

Alleggerire la giornata

Una giornata frenetica e troppo ricca di impegni è una delle principali cause di stress elevato. La parola d’ordine è semplificare, riducendo il numero di impegni quotidiani esclusivamente a quelli essenziali e inderogabili. Potrebbe sembrare difficile all’inizio, ma è fondamentale imparare a dire di no a tutto il resto. L’idea potrebbe essere quella di stilare un elenco delle cose importanti da fare quel giorno, magari facendo in modo che tra l’una e l’altra vi sia un po’ di tempo libero.



Strategie per controllare le emozioni

Dopo aver identificato le proprie emozioni, occorre maturare la consapevolezza che, di fronte ad un’emozione da gestire, si hanno sempre due o più opzioni.
Ad esempio, quando riceviamo un insulto, l’istinto potrebbe suggerire di rispondere alla provocazione con un’altra provocazione. In realtà vi sono altre soluzioni:


Migliorare la concentrazione

La concentrazione è la capacità di mantenere l’attenzione su una determinata attività per il tempo desiderato. Si tratta di una componente importante del nostro cervello, capace di influenzare numerose altre funzioni mentali quali la memoria, la creatività, l’intuizione e la capacità di problem solving. Ecco perché migliorare la concentrazione significa rafforzare di conseguenza anche le altre funzioni cognitive associate.

La concentrazione è l’ingrediente essenziale che ci permette di compiere con successo le molteplici attività quotidiane, siano esse legate al lavoro, allo studio o ad un’attività sportiva.
Tuttavia fattori come la stanchezza e lo stress possono influire negativamente sulla capacità di concentrazione. Ecco perché è importante imparare come rimanere concentrati per rendere meglio in ogni cosa che si fa.
La concentrazione può avere dei limiti di tempo: secondo alcuni studi, in media, ha una durata di circa un’ora, dopo di che tende a diminuire.


Creare mappe mentali

Una mappa mentale è una forma di rappresentazione grafica del pensiero teorizzata dal cognitivista inglese Tony Buzan alla fine degli anni ’60: si tratta di una tecnica basata sulle capacità personali, sulle sinestesie create con colori e immagini, sulle risorse mentali inconsce e su tutti quei processi che collegano spontaneamente le informazioni. La costruzione di una mappa mentale procede con la libera associazione mentale a partire da un elemento centrale, agganciando progressivamente nuovi elementi verso l’esterno della struttura oppure ristrutturando dinamicamente quelli già inseriti.

Le mappe mentali sono state a lungo confinate ai creativi, mentre oggi la tecnologia le ha messe a disposizione anche a coloro che non hanno dimestichezza con il disegno.


Fiducia in se’ stessi

Quando la concentrazione viene meno è facile cadere nella demotivazione, avvertendo l’incapacità di portare a termine qualcosa. Il primo passo per acquisire una migliore capacità di concentrazione è quella di avere fiducia in se’ stessi e restare positivi, auto convincendosi di essere perfettamente in grado di concentrarsi.


Ed infine "Come adattarsi al caldo"

Quando si passa da un clima estremamente freddo ad un clima estremamente caldo il nostro corpo ne soffre: questo perché sebbene il nostro organismo, al pari di quello di altri mammiferi, possegga un sistema interno di regolamentazione della temperatura, impiega alcuni giorni per adattarsi e mantenere costante la temperatura interna, che generalmente è di 37°C, ma può variare da un individuo all’altro in base a vari fattori, come l’età (gli anziani hanno solitamente una temperatura corporea più bassa), il sesso, la condizione fisica, il livello di ormoni, ecc. Per potersi adattare alle temperature calde o basse il corpo ha bisogno di una certa quantità di energia e questo è il motivo per cui, ad esempio, nei climi freddi, si consiglia di fare attività fisica per riscaldarsi: contraendo i muscoli si produce energia e quindi calore. Rispetto agli animali, però, l’uomo ha inventato anche alcune tecnologie che lo aiutano ad affrontare i picchi di umidità e temperatura, come ad esempio indumenti di particolari tessuti innovativi e sistemi di riscaldamento/raffreddamento degli ambienti.

In caso di temperature estreme, sia calde che fredde, il nostro organismo è sottoposto a sforzi intensi, che spesso non riesce a gestire e che in alcuni casi, sfociano in processi (colpo di calore, ipertermia, ipotermia, ecc.) che possono essere persino fatali.